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Martedì, 19 Agosto, 2025

IMPORTANTI NOVITÀ DAL MASAF

Certi di fare cosa gradita a molti, e nel caso a qualcuno fosse sfuggito, riportiamo integralmente un interessante articolo apparso su La Grande Ippica Italiana in cui vengono illustrate importanti novità da parte del MASAF che riguardano, per ricaduta diretta, anche il comparto allevatoriale

Premi a 90 giorni, da ipotesi a realtà

L’accelerazione impressa a partire da febbraio ha ridotto in maniera sensibile i tempi di pagamento: una parte di maggio è già nelle tasche degli operatori, il resto è in arrivo a breve

La tempestività dei pagamenti dei premi al traguardo delle corse ippiche è certamente uno degli elementi più importanti per garantire la competitività di un sistema ippico in un contesto internazionale sempre più globalizzato e sfidante.

Al tempo stesso, la tempestività dei pagamenti dei premi costituisce uno dei termometri del livello di efficienza di un sistema rispetto alle aspettative degli operatori.

Tale aspetto assume una rilevanza ancora maggiore in tutti i casi in cui il pagamento dei premi costituisce un “ristoro” (parziale) per le spese da sostenere oppure, addirittura, una quota parte di un reddito.

Negli scorsi anni la forbice fra la disputa delle corse e la ricezione dei premi da parte di proprietari, allenatori e fantini si era allargata a dismisura. E per i premi “con fattura”, complici le difficoltà operative e i periodi di “sospensione” dell’attività degli uffici, si era arrivati addirittura vicini all’anno solare… Una situazione difficilmente sostenibile per le scuderie, che il nuovo corso del Masaf ha deciso di affrontare con tutti i mezzi possibili, sia innovando i processi e le procedure di liquidazione, sia mediante il reperimento di risorse aggiuntive per colmare il gap tra i premi liquidabili nell’anno e la disponibilità finanziaria.

Già sul finire del 2024 si poteva notare un miglioramento, poi “limitato” dal consueto stop a cavallo di fine anno, ma da febbraio in poi l’accelerazione è stata decisamente visibile e i segnali arrivano dagli operatori stessi, che hanno potuto verificare come, già all’inizio del mese di agosto, sul SIAN, siano comparsi i mandati di pagamento per il mese di maggio per la maggioranza degli operatori, sia per i premi con fattura, sia per i premi senza fattura.

In pratica, si sta arrivando progressivamente ai 90 giorni di tempo medio di pagamento più volte indicato come obiettivo raggiungibile entro il 2025 dal Direttore Generale Remo Chiodi. In altri termini, l’obiettivo è di arrivare alla liquidazione dei premi di settembre 2025 entro il mese di dicembre 2025. Un miglioramento sensibile se si pensa che, meno di due anni fa (a inizio ottobre 2023), i pagamenti dei premi con fattura erano “fermi” a dicembre 2022, ossia erano a circa 270 giorni.

Un miglioramento importante, che, fra l’altro, è stato illustrato oggi al Comitato Pattern (nella riunione a York in UK), che aveva posto l’Italia “sotto osservazione” anche e soprattutto per il ritardo nel pagamento dei premi, considerato assolutamente fuori dagli standard richiesti da EPC per la permanenza nel primo gruppo, seppur come “associated member”.

I numeri dicono che il tempo medio che decorre dal giorno della corsa all’invio del mandato di liquidazione a UCB è passato dai quasi 147 giorni del 2023 ai 121 del 2025, con un miglioramento del 17,31%, e con un trend progressivamente in miglioramento verso i 90 giorni circa entro fine anno. Se si considera la media ponderata con gli importi (che quindi attribuisce un peso più importante ai premi con fattura), il progresso è stato del 20,16%. Ed è un dato significativo, perché va considerato che, al 14 agosto, sono stati inviati per la liquidazione 58,7 milioni di euro di premi contro i 56,3 del 2023.

Quindi è aumentata sia l’efficienza, sia l’efficacia: si paga di più e più velocemente.

Si tratta, come è facile capire, di dati medi, che prendono in considerazione il periodo 1° gennaio-14 agosto e che, di conseguenza, sono da vedere come una corsa con partenza “a resa di metri”, visto che le prime liquidazioni dell’anno, a fine gennaio/inizio febbraio, sono state quelle relative ai premi di agosto e settembre (mediamente da 180 a 150 giorni di ritardo).

E con questa precisazione di capisce bene come oggi si possa parlare, senza considerare casi particolari, di una vera e propria “accelerazione” repentina dei tempi per arrivare ai livelli attuali.

Per dare un’idea del lavoro svolto anche in quest’ultimo periodo, è interessante analizzare la situazione dei premi di maggio 2025. I premi complessivi relativi alla mensilità sono di oltre 8 milioni di euro, più l’Iva stimata per quelli con fattura, per un totale di quasi 8,4 milioni. Di questi, alla data del 14 agosto, è stato liquidato il 31% delle somme dovute, e il dato sale al 76% se si considerano i mandati di pagamento già in UCB.

Numeri che dimostrano una parte di scuderie, allenatori, guidatori e fantini abbiano in tasca (o quasi) i premi vinti a maggio, a circa 75 giorni dalla fine del mese in questione e nelle prossime settimane si arriverà alla liquidazione dei tre quarti complessivi dei beneficiari. Il tutto va letto considerando anche quella percentuale, non marginale, di “sospesi” (poco meno un milione per circa 86 soggetti) che emerge dai controlli amministrativi effettuati.

Il lavoro sulla velocizzazione delle procedure prosegue e oggi è finalmente concreta la possibilità di stabilizzare i pagamenti a circa 90 giorni, un termine che, per quanto ancora al di sopra degli standard di altri Paesi, rappresenta un termine decisamente credibile e accettabile, a tutto vantaggio del settore, che può tornare ad avere accesso – in tempi ragionevoli – alla liquidità garantita dai premi. E questo, soprattutto alla viglia di settembre, il mese delle aste, è certamente uno stimolo per investire in puledri.

C’è ancora parecchio da fare, non mancano le difficoltà e gli ostacoli, ma la strada, quella più volte auspicata da tutti gli operatori, è quella giusta.