Mercoledì, 26 Giugno, 2024
IDEA FRANCIA PER L’IMBATTUTO FIORE DI LOTO
L’imbattuto 3 anni Fiore di Loto sta smaltendo sul tapis roulant (clicca sotto per il download del video) la quarta fatica vincente, quella del recente GP Unione Ippica del Mediterraneo del 15 giugno a Chilivani. Nel frattempo il suo team sassarese sta pensando a una possibile trasferta in Francia: in agosto o magari in autunno. Gian Mario Carboni, che ne è allevatore ma anche proprietario con Salvatore Serra, e l’allenatore Mario Domenico Marras hanno dato uno sguardo al programma IFAHR individuando possibili obiettivi nella Al Rayyan Cup (gruppo 1, 50.000 €, m. 2000) del 6 agosto a Deauville, alla quale Fiore di Loto verrà sicuramente iscritto, e nel Prix Millkom (listed, 55.000 €, m. 1600) del 30 a La Teste-Bassin Arcachon, corsa però questa abbastanza vicina alla Sheikha Fatima Bint Mubarak Cup (listed, 24.200 €, m. 1800 p.g.) del 22 settembre a Roma. Un’alternativa non certo immediata ma altrettanto ambiziosa potrebbe essere il Qatar Arabian Trophy des Poulains (gruppo 1, 100.000 €, m. 2000) del 4 ottobre a Saint Cloud, anche questo riservato esclusivamente ai 3 anni.
«Certo – commenta Carboni – si tratterebbe una trasferta molto impegnativa dal punto di vista tecnico. Sappiamo bene che in Francia sarebbe durissima perché i PSA francesi, molti dei quali appartenente alle più importanti scuderie arabe, qualitativamente sono superiori a noi, però abbiamo intenzione di provarci. Cavalli come Fiore di Loto non nascono ogni anno, adesso abbiamo un ottimo cavallo e cercheremo di confrontarci con gli stranieri. Ci sta dando tantissime soddisfazioni e allora vogliamo sognare! Personalmente come proprietari io e Salvatore vogliamo ringraziare l’allenatore Mario Marras, il fantino Giovanni Angius, e poi tutta la squadra che ha contribuito ai successi di Fiore di Loto, e cioé Angelica, Martina, Asia, Sofia e Ettore, e i veterinari Lotto e Porcella».
Fiore di Loto nasce da Lahoob, che funziona all’ASVI Sardegna, e Tramazza Dorada, questa allevata dal padre del fantino Giovanni Angius, Tore, che è storico socio ANICA. Il baio ha ottenuto le quattro vittorie tutte a Chilivani, dove ha debuttato il 30 marzo.
