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Domenica, 3 Agosto, 2025

Gli otto anni Mondiali di Jullianges 2025

Oggi è la giornata delle premiazioni e dei podi al FEI Endurance World Championship for Young Horses a Jullianges, nell’Alta Loira, in Francia.

Ma tutto si è svolto ieri… Sulla distanza di 120 chilometri, si sono dati battaglia 82 tra i migliori otto anni da Endurance del mondo e il bel percorso ha onorato il livello dei concorrenti, mettendo alla prova resistenza, abilità e quella partnership che si magnifica in questa disciplina tra cavallo e cavaliere che prende il nome di binomio. Solo 31 hanno tagliato la linea del finish…

Ancora una volta, un evento di tale rilievo ha visto ben figurare i nostri prodotti allevatoriali che continuano a premiare la tenacia di coloro che inseguono innanzi tutto l’obiettivo della qualità.

E partiamo quindi da Caterina Torre e Vida Al Alfabia, il migliore binomio azzurro, nono classificato, che ha trainato il Team Italia a ridosso del podio, in quarta posizione.

Vida Al Alfabia, femina grigia da Zt Magnofantasy e Alfabia Regina, allevata da Alfabia ha chiuso la prova in 15:22:48 con una media di 19,3, con un giro finale a 22,4.

Già prima nella Finale del Circuito Masaf-Anica del 2023 su una Cei 100 km e sempre molto positiva nelle sue performance, Vida Al Alfabia a Jullianges è già stata ottava nel 2024.

Agli ordini di Yari Perrotti, Bandito Nek, maschio grigio da Neck Armor e Distintha, allevato da Ignazio Mallei ha fatto registrare la seconda miglior posizione azzurra, con il 14esimo posto in classifica generale. Bandito Nek, secondo nella prima Tappa del Circuito Allevatoriale Anica a Marina di Pisa nel 2024,  ha portato a termine la prova mondiale in 15:41:06 con una media di 18,4.

Sempre in tema di Purosangue Arabi Anica, risultato utile anche per Nukaib Bosana, montato dalla giovanissima e generosa amazzone Gloria Tinaburri. Nukaib Bosana, castrone baio da Anice della Bosana e Vitalba della Bosana, allevato da La Bosana, nel 2024 è stato secondo ai Campionati Italiani di Endurance Open su un CeiYJ* e in questo mondiale ha conquistato una difficile 29esima posizione, con una prova che è durata 16:44:23, condotta alla media di 15,9. A Gloria Tinaburri, se ce ne fosse uno, bisognerebbe comunque riconoscere uno speciale premio fairplay. A pochi chilometri dall’arrivo, la nostra amazzone si è fermata a soccorrere una concorrente rovinata a terra… E scusate se è poco…

Carmine Calvanese con Serena, binomio arrivato in 24esima posizione, è stato protagonista del quarto risultato utile per l’Italia, che ci ha portato a ‘tanto così’ da una medaglia che sarebbe stata sicuramente meritata esattamente come fu nel 2024.

La dichiarazione del Cittì

Il tecnico della Nazionale Carlo Di Battista e il team Vet Nicola Pilati, all’unisono in una intervista rilasciata per il sito della Fise hanno dichiarato: «È stata una giornata davvero difficile, sia climaticamente parlando con freddo e caldo a contendersi il primato e un po’ di sfortuna con la quale nell’endurance comunque bisogna confrontarsi quotidianamente. I numeri poi parlano chiaro perché solamente 31 binomi sono riusciti a mettere la firma sul complicato mondiale. La prematura uscita di scena di Carolina Tavassoli che per ben due volte ha perso un ferro, e quella al limite di Luca Bucarelli, ci hanno consigliato di riflettere e rimodulare la tattica di gara. Dovevamo recuperare una quindicina di minuti alla Francia ma era troppo tardi. È andata così e siamo soddisfatti del risultato che ci colloca tra i best 4 del mondo tra i cavalli giovani e questa volta anche davanti la forte Spagna. Anche l’atmosfera e il feeling tra amazzoni e cavalieri è stato appagante rendendo tutte le operazioni di gara snelle e piacevoli. Doveroso il plauso a chi correva a titolo individuale come il bravissimo Yari Perrotti che con Bandito Nek è stato capace di tenere testa sin dall’inizio ai migliori chiudendo poi in 14ma posizione finale. Non dimentichiamo di certo tutti gli altri binomi che hanno portato i loro cavalli di otto anni fino in Francia per confrontarsi con i più forti coetanei e che purtroppo, a vario titolo, non sono riusciti nell’intento».

©Fise/Oreste Testa

Lo stesso CT Di Battista, ha voluto sottolineare quanto questo evento abbia rappresentato un po’ tutti con un giovane binomio in top-ten, un veterano bene al traguardo e una sedicenne ago della bilancia finale.

«Sono molto contento – continua Di Battista – e voglio ringraziare personalmente tutti i tecnici, i trainer e i team al seguito dei binomi in gara sia quelli che correvano in squadra che a titolo individuale. Per loro un comportamento ineccepibile, corretto e professionale sia in gara che nei giorni precedenti. Ora non c’è tregua con il Mondiale Young Rider in Romania da gestire e con un nuovo team da plasmare».

Risultati a squadre
  • 1 United Arab Emirates
  • 2 Bahrain
  • 3 Francia
  • 4 Italia
Risultati individuali
  • 1 Saif Ahmed Mohammed Ali Almazrouei
  • 2 Essa Rashed Mohammad Saeed Almazrouei
  • 3 Sultan Abdulaziz Mayoof Alromaihi

Per le classifiche complete consultare l’app Yamamah